De Giovanni: “La presenza del tifo organizzato è fondamentale: isoliamo soltanto i violenti, ma il Napoli ha bisogno di entusiasmo”

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Maurizio De Giovanni parla a Marte Sport Live: “La chiamata alle armi di Spalletti? Il mondo del tifo organizzato è estremamente composito e variegato, non è un’organizzazione criminale, è bellissimo, ci sono straordinari club che fanno attività sociale, sobbarcandosi sacrifici economici onerosi. Trovo brutto che poche decine di delinquenti orientino la politica del tifo organizzato, che invece va considerato nella sua interezza e ha il diritto di essere partecipe di un momento meraviglioso come questo. Basti pensare che sarebbe appena il quarto scudetto del Sud, isole comprese, su 118, parliamo di un evento dalla portata storica eccezionale. Il Napoli ha bisogno del tifo organizzato perché i gruppi sono quelli che dirigono i cori e il tifo, devono essere accolti con gioia così come devono essere estromessi i delinquenti che rappresentano una minima parte e con loro non va aperto nessun dialogo da parte delle Istituzioni, ovviamente. La grande maggioranza dei gruppi, che non è violenta, va invece incentivata, il Napoli ha bisogno di loro, mai come adesso ed anche con urgenza. Nessuno deve andare via dal “Maradona” con lo scrupolo di coscienza di avere ancora un filo di voce. E questo discorso vale anche o soprattutto per la festa, quando ci sarà, perché non dovrà essere possibile che qualcuno debba temere di gioire perché minacciato da qualcun altro. Sarebbe una cosa contro natura, che mi fa orrore. Nessuno deve alterarci la gioia di questo momento. Parlando di calcio, sono felice che Osimhen stia recuperando, fossi in Spalletti domani col Verona non lo farei giocare, penserei ad un massiccio turn over perché non credo sia a rischio la posizione in campionato. Non farei giocare neanche Kim, diffidato, perché in caso di ammonizione salterebbe la gara con la Juventus in campionato. Farei riposare anche Lobotka e Kvaratskhelia, in vista della cruciale e storica gara con il Milan. Per quanto riguarda il contesto, se dovesse, come spero e credo, ricomporsi un po’ la querelle del tifo, abbiamo la grande opportunità di ricambiare con gli interessi coreografia, tifo, cori e quant’altro visto a San Siro. Mi auguro che noi saremo, tutti uniti, quelli che hanno ribaltato il quarto di finale di Champions”.