Spalletti: “Servono 15 punti per lo scudetto, Osimhen non ci sarà a Lecce: speriamo di averlo per il Milan”

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Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida con il Lecce

Meglio giocare così presto dopo il Milan?

“Il concetto di infallibilità ce lo avete affibbiato voi. Noi siamo sempre rimasti umili e sappiamo di avere dei difetti come tutte le squadre. La bravura dei calciatori ha fatto in modo che certi problemi non emergessero con questa frequenza. Sappiamo che il Milan è arrivato alla partita del Maradona con il timore di perderla e noi probabilmente abbiamo avuto la convinzione che fosse una gara di riempimento in vista della Champions. Le motivazioni hanno fatto la differenza. Dopo aver parlato serenamente di quanto accaduto, sappiamo benissimo che dovremmo affrontare tutte battaglie difficili da vincere per portare a casa questo scudetto. Fino a che ci mancherà un solo punto per la matematica, non avremo fatto niente. Tutto verrà spazzato via in un attimo”.

La sfida di domani è la più importante della stagione?

“E’ una partita importantissima e noi sappiamo come affrontarla. Qualsiasi pensiero andrà rivolto al bene della squadra. Dobbiamo essere concentrati soltanto sul compagno, così è facile ritrovare lo spirito di squadra e la normalità di stare in campo”.

Quante possibilità ci sono di vedere Osimhen convocato domani e quante a Milano?

“Domani non ci sono possibilità di rivederlo. Se ne parla la settimana successiva, ma bisogna aspettare lo sviluppo pratico della prossima setimana”.

Farà dei cambi domani?

“Sì qualcosa cambierà rispetto alla partita di domenica”.

Gli allenamenti che risposta le hanno dato?

“Quella con il Milan resta una partita persa, vedremo domani come ci comporteremo. La settimana si è sviluppata nella maniera più corretta possibile, ho visto dei grandi allenamenti. Ho visto una velocità di fraseggio alla quale questa squadra mi ha abituato”.

Raspadori è un’opzione a tutti gli effetti?

“Non gli manca niente, è un’opzione a tutti gli effetti. E’ nelle condizioni di poter essere scelto”.

Quanto e se resta nella testa dei calciatori del clima con il Milan?

“Sicuramente il clima non ci ha aiutato, non so quanto abbia potuto pesare. Noi dobbiamo essere disposti a tutti per arrivare in fondo e dobbiamo essere disposti a corrodere noi stessi. Non voglio entrare nelle cause di quanto sia accaduto, ma se vogliamo che il ‘tutto per lei’ non sia uno slogan dobbiamo essere tutti disponibili per venire ad un punto di incontro. Penso che per la bellezza di questo obiettivo sia necessario trovare una soluzione, non si può andare avanti così. Abbiamo una tifoseria leggendaria nel mondo, è un peccato non sfruttarla. Ci dà ancora più forza contro gli avversari”.

E’ colpito dalla doppia atmosfera che si vive in città?

“Certo che ce ne siamo accorti e naturalmente ne abbiamo parlato. Non ci facciamo influenzare. Noi dobbiamo fare ancora 15 punti per avere la matematica, quindi servono 5 vittorie. Sto in questo mondo da qualche anno, il pallone in alcuni momenti ruzzola bene, in altri ruzzola male. Parlo alla squadra in questa direzione e il gruppo la pensa così. Di Lorenzo ha voluto parlare anche lui l’altro giorno e ha detto questo. La sconfitta dell’altra sera ci dice che il nostro lavoro è da completare. Siamo convinti delle nostre possibilità e andiamo avanti così”.

Che ne pensa del Lecce?

“E’ una buona squadra, ha subito una serie di sconfitte per episodi. Ha vinto contro grandi formazioni esprimendo un bel calcio. Ovviamente ci sono anche i valori che delineano la classifica”.

Come sta lavorando sulla testa dei calciatori per evitare partite di riempimento?

“Abbiamo parlato già la mattina dopo la sconfitta e ha preso la parola Di Lorenzo. Il Milan ha fatto vedere di essere la squadra campione d’Italia, noi non abbiamo mostrato di essere la capolista con merito. Non si è vista la solita disponibilità e la grande aggressione sul terzo gol. Abbiamo perso delle linee guida fondamentali. La storia del campionato non è terminata”.

La sconfitta con il Milan rappresenta un’ulteriore carica in vista di mercoledì in Champions?

“Fuori dalla squadra non so cosa sia stato detto per il sorteggio. Nel gruppo nessuno si è permesso di festeggiare. Da noi non è partito nulla. Siamo a posto con la nostra coscienza e c’è massimo rispetto nei confronti del Milan. Ne parleremo dopo il Lecce, altrimenti mancherei di rispetto ai pugliesi”.

Cosa ne pensa di quanto accaduto a Lukaku?

“E’ un dispiacere vedere situazioni del genere. Se vogliamo essere a livello del calcio europeo, bisogna modificare qualcosa. Mi riferisco anche al modo di esultare. Siamo noi con i nostri comportamenti a dover stare più attenti”.

Juan Jesus domani può essere uno dei cambi della partita?

“Possono esserci tutti, ma potrei dire Ostigard che si allena in maniera splendida. E’ molto concreto dal punto di vista mentale e muscolare. Ha sempre voglia. Tutti possono essere presi in considerazione. Ripeto, siamo fortissimi