Enrico Fedele parla a Forza Napoli Sempre: “Mi aspetto a vivere questa Champions League del Napoli con curiosità più che con ansia. Voglio capire se il Napoli affronterà le squadre europee con la stessa autorevolezza mostrata in serie A. L’insidia per gli azzurri è un calcio diverso, molto portato all’attacco ma con qualche smagliatura difensiva. Ho visto due volte l’Eintracht: ha giocatori molto forti dal punto di vista fisico e atletico, ma dietro non è fortissimo. Mi voglio godere questo scontro. Spalletti fa bene a tenere tutti sulla corda. Osimhen e Kvaratskhelia come Maradona e Careca? Non bestemmiate, i calciatori non vanno giudicati per un anno, non pensiamo all’euforia del momento. I dati non si possono confrontare, le epoche sono diverse. Come si paragonano Coppi e Merckx oppure Crujiff e Maradona? Lasciamo stare Maradona, Careca e Giordano. Lo scudetto? L’ho detto cinque mesi fa che il Napoli lo avrebbe vinto perché è la squadra più forte. Spalletti e Bianchi? Due allenatori diversi, hanno a disposizione calciatori diversi. Spalletti ha gente affamata, Bianchi ha gestito uno spogliatoio di campioni. Contro il Sassuolo il Napoli ha avuto qualche difficoltà sulla catena di destra che ha concesso troppo a Laurienté. Meret? Non sono un grande tifoso di Meret, ma sta facendo bene e ha grandi qualità tecniche. Delle volte lo vedo un po’ indeciso, mi auguro che la perda del tutto continuando a giocare. Rrahmani-Kim oppure Albiol-Koulibaly? Dico i secondi perché sono abituato a giudicare i calciatori dopo quattro o cinque anni. Serve continuità di rendimento. Kim ha caratteristiche importanti, deve imparare qualche movimento di postura, ma ha uno strapotere fisico unico. Rrahmani mi sta meravigliando”.
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