Di Lello: “I tifosi dello Spezia sono recidivi contro il Napoli. Le norme per debellare certi cori ci sono già, basta applicarle”

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Marco Di Lello parla a Marte Sport Live: “I cori vergognosi ascoltati nello stadio di La Spezia? Occorre uno sforzo complessivo. Innanzitutto non trovo differenze tra discriminazione razziale e territoriale, ma al di là di questo la normativa per sradicare, anche con sanzioni pesanti le condotte discriminatorie, esiste, non c’è invece la scelta di irrogare settimanalmente sanzioni adeguate da parte del giudice sportivo. Tra l’altro lui è il giudice della Lega e non della Figc: se le società facessero un patto più stringente tra di loro per estirpare queste condotte dagli stadi potremmo fare un passo in avanti. I tifosi spezzini peraltro sono recidivi: è la terza volta in 13 mesi che si rendono protagonisti di cori discriminatori e di insulti nei confronti del Napoli e di Napoli. La prima volta è accaduto lo scorso 23 dicembre del 2021 al San Paolo, un mese dopo la scomparsa di Maradona, con cori analoghi contro Diego. Ci ricordiamo tutti il precedente del 22 maggio scorso, quando ci furono dei disordini anche con responsabilità degli ultras napoletani, con l’emissione di 58 Daspo tra cui 15 a tifosi spezzini. In quel caso ci fu la chiusura della curva, scontata peraltro in coppa Italia contro una squadra di terza serie. Con ieri siamo arrivati alla terza recidiva, per la quale la norma prevede sanzioni più pesanti: la chiusura della curva è il minimo, la norma consente anche la gara a porte chiuse, la squalifica del campo sino ad arrivare anche alla penalizzazione. Per quanto sia giusto mitigare la responsabilità oggettiva per la società, penso anche che i club dovrebbero sancire un patto d’onore perché si accettino sanzioni più pesanti per evitare che tutto ciò continui a susseguirsi. Temo anche che queste condotte possano ripetersi sempre di più contro un Napoli che viaggia verso mete ambiziose. Dipende tutto dal referto arbitrale? Credo e spero che anche nelle loro relazioni i 2-3 collaboratori della procura federale presenti abbiano riportato quanto è successo. Oggi con le immagini video penso sia impossibile ignorare quanto è accaduto. Siamo in presenza di una recidiva anche reiterata, quindi mi aspetto pesanti sanzioni e non la solita ammenda pecuniaria”.