Spalletti: “Spezia gara trappola se pensiamo possa essere facile per noi. Un solo titolare sicuro: Osimhen”

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Luciano Spalletti presenta in conferenza stampa la sfida tra Spezia e Napoli.

Domani è una partita trappola?
“La partita trappola esiste se continuiamo a fare discorsi che riguardano vittorie facili. Allo Spezia interessano i punti salvezza che probabilmente merita per la storia del club e della città. Sono stato lì e so quanto tempo dedicano alla squadra di calcio. Noi dobbiamo concentrarci su un match importantissimo. Sarà una sfida difficile in un campo complicato come il Picco. Serviranno applicazione e dedizione, questo ci permetterà di sfruttare le occasioni che abbiamo. Per noi non cambia nulla, vogliamo i tre punti che sono importantissimi”.

Ha chiamato a raccolta i tifosi. Potrebbe esserci un contatto direttocon il pubblico?
“A me sembra che il contatto ci sia sempre per l’affetto e l’amore che riceviamo quotidianamente. Per quanto riguarda un allenamento a porte aperte, bisogna fare attenzione. Servono strutture corrette e ci sonoregole cui attenersi. Abbiamo già fatto allenamenti al Maradona,abbiamo pensato per quelli che giocano meno a un’amichevole con la Primavera. Stiamo pensando di farla al Maradona. Il pubblico ha un’importanza fondamentale. È indispensabile che ognuno faccia la propria parte senza mollare di un centimetro. Il calciatore in campo ha un orecchio disponibile alle indicazioni dell’allenatore e l’altro all’incitamento dello stadio. Non deve mancare nessuna componente. È lo stesso discorso della personalità, a volte si passa da c…. per guadagnarci dopo. Se siamo tutti insieme, se noi avessimo avuto la nostra curva a La Spezia, saremmo stato più forti”.

Lei si aspettava questo rendimento del Napoli a gennaio?
“Veniva detto che gennaio sarebbe stato un mese difficile, noi abbiamo solo pensato ad allenarci bene con qualità e velocità. Ci siamo dedicati ai particolari e la risposta dei calciatori stessi è stata totale”.

È la più bella opera d’arte realizzata da Spalletti? Quando ha capitoche sarebbe stata così?
“Se ci voltiamo un pochino indietro, ritroviamo tante cose che non si sono concretizzate. Si diceva all’inizio che noi non avremmo potuto fare questo percorso. Ora pensiamo che non possano farlo gli altri, è esattamente la stessa cosa. Una delle sei squadre potrebbe realizzare quello che abbiamo fatto noi finora. Noi abbiamo l’obbligo di costruire risultati, ci vuole la consapevolezza che soltanto i fatti e i risultati siano capaci di scrivere la storia. Dobbiamo continuare a farli fino al termine del campionato. Ci sono rivali forti che sono in grandissima salute tipo l’Atalanta. Bisogna farsi trovare pronti e attenti per quanto riguarda il comportamento, altrimenti rischiamo di rimanerci male”

Quanto è fondamentale Rrahmani in difesa?
“È fondamentale. Ma come lo è l’apporto degli altri. Non voglio fare divisioni. La partecipazione di tutti è uno dei segreti, giocano tutti, anche quelli della panchina”.

Queste celebrazioni esterne così anticipate cosa significano per voi?
“L’ho detto prima. Nessuno ha scritto che avremmo avuto 50 punti alla fine del girone d’andata. Bisogna farsi trovare pronti per reagire e combattere il fatto che un’altra squadra possa fare altrettanta. C’è ancora tanta strada da fare. Ci sono a disposizione ancora 54 punti, è ancora molto presto per far accadere le cose. Accadranno al momento giusto”.

Osimhen è migliorato molto con Spalletti. Come ci ha lavorato?
“Posso spiegare la sua crescita con il prossimo allenatore che avrà dopo di me e poi quello dopo ancora. È Osimhen ad avere potenzialità infinite”.

Raspadori avrà più spazio in queste partite?
“Raspa è incredibile. Basta vederlo in allenamento. Ho più disponibilità verso quelli che si allenano in questo modo e si comportano in una determinata maniera. Bisogna tener presente tutto, quando lo chiami in partita, riesce subito a entrare nel contesto giusto, come ha fatto contro la Roma. Questa è una fortuna per un allenatore”.

Andrà alla Sanità dall’ex compagno di squadra Peragine?
“Peragine è stato un grande compagno di squadra allo Spezia. Ho trascorso con lui momenti molto belli che resteranno nella storia del calcio spezzino. Se ho possibilità, mi piacerebbe andare a trovarlo. Posso imparare qualcosa da lui”.

Quali sono le insidie dello Spezia?
“Ha ragione il nostro capitano Di Lorenzo. Lo Spezia è avversario insidioso e spero domani di trovare in panchina Gotti che ha avuto qualche problema fisico, mi piacerebbe salutarlo prima della partita. Lo Spezia è bravo pure a palleggiare. Dobbiamo fare la partita, ma anche essere attenti a coprire”.

Ha scelto la formazione?
“Posso dire un solo titolare, Osimhen”.

È difficile ammettere la forza del Napoli da parte degli altri allenatori?
“Non saprei. A volte si dicono delle cose per mantenere l’entusiasmo dei propri calciatori. Da un punto di vista nostro, la pensiamo diversamente”.