Barra Caracciolo: “Il ragionamento della Corte è debole. Il linguaggio forte serve a dare sostanza ad un ragionamento poco consistente”

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L’avvocato Francesco Barra Caracciolo parla a Marte Sport Live: “La valutazione del linguaggio non può essere scissa dalla sentenza che è debole secondo me su un punto. C’è un dato oggettivo: alle 14.13 l’Asl Napoli2 dice che il Napoli non può partire. La Corte non lo contesta e fa un altro ragionamento: il Napoli non voleva partire già il sabato e fanno una serie di ipotesi indiziarie. Il ragionamento è sottile, ma debolissimo. Riconoscono l’impossibilità sopravvenuta del Napoli, ma sarebbe stata preceduta comportamenti del club. I chiarimenti chiesti dal Napoli alla Asl non è certo una circostanza strana. La sfera soggettiva non interessa sinceramente. Il primo giudice Mastrandrea l’aveva buttata sulla gerarchia delle fonti dicendo che il protocollo della Figc è superiore alle disposizioni delle Asl, circostanza errata. La Corte abbandona questo ragionamento e si è inventato questo altro principio. Il linguaggio è forte proprio per la debolezza della sentenza. Il Tar? Ho maggiore fiducia già nel Coni rispetto agli organi di giustizia federale. Il Tar potrebbe non annullare la sentenza del Coni, ma potrebbe risarcire il danno arrecato al Napoli. Come si quantifica? Potrebbe esserci un risarcimento in forma specifica, quindi anche giocare la partita. Questa è una mia ipotesi”.