Presentato il ritiro a Dimaro. De Laurentiis: “Camp per bambini e famiglie, presto il nuovo allenatore”

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Il Napoli presenta il ritiro a Dimaro che sarà la casa estiva degli azzurri dal 13 al 26 luglio. L’introduzione è di Aurelio De Laurentiis. “Maurizio Rossini, direttore marketing del Trentino, è il grande capo che supporta le mie idee. Stiamo pensando di creare un rapporto con i giovanissimi che dovrebbero diventare i nuovi tifosi e quindi fare dei camp estivi e anche invernali con i bambini dall’età di 6 anni fino a 12 anni. Abbiamo creato questa opportunità nelle dodici settimane estive senza la scuola. Saremo presenti in 50 località diverse e altrettanti alberghi che dovranno avere le dotazioni per la componente ludica del calcio. Avremmo 50 allenatori prendendo personaggi rappresentativi del Napoli che possano essere testimonial, magari per insegnare i calci di rigore. Ospiteremo dove necessario pure le famiglie. Ci saranno circa 30mila posti disponibili: faremo un esperimento nell’ultima settimana di agosto e nella prima di settembre in modo da poterla mettere a punto nei mesi successivi. Apriremo con le iscrizioni nel 2014. Lo faremo in Trentino, ma anche nella Costiera Amalfitana e a Roccaraso. Vogliamo farlo pure in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Sudamerica e allargarci pure in Australia. Sarà un bel progetto. Cinquemila bambini da poter servire. Mi è venuto a trovare un personaggio molto forte per magari verificare la canzone del Napoli. Le note di ‘Oi Vita, oi vita mia’ sono conosciute, almeno per il ritornello, poi dopo c’è una pausa. Bisogna verificare come sviluppare il ritornello. Con il Bayern Monaco non ci incontreremo, non ci conviene, quindi forse il Feyenoord”. Poi si fa il bilancio della stagione: “Questa stagione mi è piaciuta, ho capito come continuare ad operare. Sono soddisfatto. Adesso andiamo avanti, non siamo delusi da qualche cosa, ma abbiamo animo belligerante. Ci sentiamo a nostro agio e partiamo da una base forte. Il problema della Champions dove la verità non la conosce nessuno: ti si può rompere sempre un calciatore in itinere, ammettiamo che non si rompa nessuno, ma la chiave di lettura dei giocatori che servono è di circa un paio di gruppi pensanti. Sto studiando quale sarà il modello migliore per poter fare molto bene sia il campionato che la Champions: questo è il problema da verificare nei prossimi mesi. L’Europe League prima o poi sarà abolita. Io vorrei 16 squadre in serie A, devo fare sempre il rompiscatole. Il nuovo allenatore del Napoli deve avere un profondo amore per la napoletanità, altrimenti non andiamo d’accordo. Uno che parla quattro lingue è più facile, è poliglotta. Io domani mi trasferisco a Londra e non rientro prima del 15 giugno, ritorno il 17 sul territorio italiano. Per quanto riguarda il calcio, io ho seminato da mesi, sapevo da molto che Mazzarri se ne sarebbe andato. Credo di saper programmare, da subito ho cominciato, ho visto le partite. Ne ho sentiti parecchi per capire se era facile sentire: se si fa simpatia, si lavora meglio. Con Mazzarri parlavamo poco, ci bastava uno sguardo, poi ognuno di noi vive con le proprie convinzioni. Non ho mai detto di voler fare una squadra di giovani da far crescere e da rivendere. Balotelli è forte a prescindere dall’età: se Lamela lo metti in mano a Mazzarri è un conto, ma se lo fai giocare è forte comunque. Io parlo di giovani già pronti per l’uso. Ho parlato con Benitez, Pellegrini, Villas Boas, Di Matteo, Klopp, Blanc, Deschamps e tutti quelli italiani. Non basta solo vedere le partite, ma anche conoscerli dal lato umano perché gli allenatori contano il 15 e sono importanti nella gestione di uno spogliatoio. Ho pensato pure a Lopez che non ha il patentino, ma non l’ho chiamato. Cavani? Non ci sarà in Trentino, ha la Confederations Cup e rientrerà più tardi. Dzeko? Se rimane il Matador, non porto nessuno. Bisogna vedere che succede. Il nuovo modulo? Non sarà condizionante per la scelta, il nuovo allenatore mi deve convincere per le palle che ha. Se dovesse avere problemi con le date, ci sarebbe la possibilità di cambiarle. Arriverà in tempi brevi”. Poi tocca a Maurizio Rossini: “Siamo contenti di poter continuare questa collaborazione. Questi camp rappresentano una grande idea con un’organizzazione qualificata come quella del Napoli. Siamo soddisfatti e pronti a combinare subito. Il Trentino è la regione più sportiva d’Italia, il tutto si svolgerà all’interno di un territorio che il 20% è tutelato come parco, il 50% è costituito da boschi e foreste. Il Napoli per noi è fondamentale: abbiamo altre collaborazioni come il Bayern Monaco, quasi nello stesso periodo, e altre squadre di A come Inter, Bologna e Catania”. Si entra nei particolari del ritiro. “Le date sono confermate: 13-26 luglio. Il programma è stato definito al 95%, ci saranno allenamenti doppi. Domenica 14 ci sarà la prima conferenza dell’allenatore. Mercoledì 17 alle 20.15 è previsto lo spettacolo di Guido Lembo. Sabato 20 luglio è in programma lo spettacolo di Made in Sud e la domenica la presentazione della squadra. Ma le date potrebbero incrociarsi. La prima partita amichevole martedì 23 luglio, la seconda il 26 luglio nella giornata finale. In Val di Sole ci sarà la Primavera a Cogolo di Pejo e gli Allievi sempre a Dimaro”.