Milano – E riscatto fu. Perché il Napoli combattente s’esalta nella battaglia di San Siro e rovina il pomeriggio ‘perfetto’ del Milan. Difende e protegge l’1-1. Un punto di platino per la prestazione e per il morale soprattutto. I rossoneri carichi di delusione. Niente sorpasso ai danni dell’Inter. Anzi, è il Napoli che mette la freccia. Perché Mazzarri la studia bene. Campagnaro schierato a sinistra su Pato, Grava limita Ronaldinho, Pazienza s’abbassa su Seedorf. Novità anche davanti, Quagliarella ripiega a sinistra, Lavezzi parte centrale e non dà punti di riferimento alla coppia centrale Thiago Silva-Favalli. Il Napoli è aggressivo e pressa continuamente. Senza rinunciare, ovviamente, a proporsi davanti. L’avvio è colorato d’azzurro. Pazienza – tra i migliori -apre per Lavezzi sulla destra, il Pocho entra in area, serve Campagnaro da dietro, Thiago Silva frana su Abbiati che perde la posizione, Hugo tocca e realizza il vantaggio. Tutto vero. L’azzurro splende a San Siro. Il Milan è soprattutto Ronaldinho. Grava se la cava come può e cerca di limitarlo. Il Napoli prova addirittura a chiudere la partita sempre con le accelerazione improvvise del Pocho che al 18′ serve per Quagliarella, anticipato da Flamini. Ancora lo scatenato Lavezzi al 20′: scambia con Maggio sulla destra, cross al mezzo, sforbiciata che Abbiati devia in angolo. Gol sbagliati, gol subito. Il vecchio adagio funziona sempre. Al 25′ Ronaldinho ha finalmente un po’ di spazio: lo va a contrastare Maggio, ha il tempo per crossare, palla nell’area piccola, De Sanctis non riesce ad intervenire, Inzaghi anticipa Rinaudo e segna l’1-1. Il Napoli – però – c’è ancora. Non accusa il colpo e colleziona altre due occasioni con Hamsik (destro all’incrocio fuori di poco) e Quagliarella (colpo di testa in area). Il Milan si scuote nella ripresa, avanza il baricentro e attacca per tentare il gol. Pressione maggiore, il Napoli è costretto ad arretrare ma non molla. Cannavaro è un gigante, Campagnaro pure. Manca l’apporto di Gargano che affonda contro Flamini e Pirlo. I rossoneri hanno due grosse occasioni con Inzaghi al 14′ e con Mancini al 32′ (subentrato all’infortunato Pato) ma De Sanctis risponde da campione. E’ il momento di stringere i denti, il Napoli lo fa. Forse Mazzarri poteva inserire subito Denis per far avere un punto di riferimento davanti (l’argentino – però – ha avuto la febbre ieri sera ed era debilitato). L’azione rossonera – comunque – si spegne progressivametne e il Napoli legittima il pareggio. Un punto di platino. E ora giovedì c’è la Juventus.