Mazzarri: “E’ una flessione normale, ora ritroviamo la giusta cattiveria”

271

 

Castelvolturno – Walter Mazzarri e una situazione delicata. Il tecnico di San Vincenzo non si nasconde, ma non drammatizza. L’analisi è serena: “Parliamo di flessione e non di altro. Insisto che probabilmente è soltanto di risultati, ma era anche inevitabile che arrivasse dopo la grande rincorsa. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ci siamo abituati pure troppo bene e adesso pensiamo chissà cosa sia successo”. Mazzarri vede comunque il bicchiere mezzo pieno: “Le prestazioni e l’atteggiamento della squadra è sempre stato positivo. Questo mi conforta. E’ successo anche a Bologna”. Qualcosa – però – è mancato. “Inconsapevolmente abbiamo meno paura dell’avversario perché sappiamo di potercela giocare con tutti. Curiamo meno il particolare e questo può essere negativo. Ne parlerò con la squadra affrontando la questione. Così cercheremo di risolverla. Ho il dovere di farli riflettere. Ritroviamo le motivazioni”. Perché bisogna invertire la tendenza: “Speriamo di vincere, è quello che ci è mancato nell’ultimo periodo. Abbiamo collezionato qualche pareggio di troppo quando meritavamo i tre punti”. Che è l’obiettivo per la sfida di sabato con la Fiorentina: “Ho finalmente tutto l’organico a disposizione e posso fare le mie valutazioni. Il turnover? Se inteso, come rivoluzione, non ci sarà. Magari qualche scelta tecnico-tattica sì, ma adesso non posso dire nulla. Grava? Vediamo se sarà a disposizione”. Nessun indizio, dunque. Anzi, Mazzarri difende la coppia Quagliarella-Lavezzi: “Forse si cercano anche troppo e si condizionano al contrario. Per me i giocatori importanti possono sempre coesistere al di là delle caratteristiche”. Il Pocho – però – non sta ancora bene: “Sono valutazioni che sto facendo io. Magari pago dazio ora per esssere ripagato dopo, quando sarà al top. Non riesce ancora a saltare l’uomo, mi auguro ci riuscirà presto. A volte, è decisivo per rompere l’equilibrio. Ricordate Sacchi, Baresi giocava anche al 50%”. Mazzarri risponde al mittente la possibilità che molti uomini cardine siano stanchi: “Parliamo di Maggio. L’appannamento ci può anche stare in una-due partite, ma non è questo il momento di toglierlo. Se entriamo nello specifico, a Bologna, Modesto l’ha marcato ad uomo per tutta la gara e non ha fatto malissimo. E’ chiaro – comunque – che adesso è il periodo più delicato delle scelte”. La ricetta, dunque, è molto semplice: “Questo periodo passerà, io ne sono convinto. Adesso affrontiamo squadre d’altissimo livello, le motivazioni saranno al massimo, ma non dimentichiamo che non sarà facile”. C’è un’Europa da conquistare: “E’ importante arrivare il più in alto possibile, poi è chiaro che se dovessimo riuscirci, cambierebbe la strategia a giugno in fase di mercato. Io non ne ho mai parlato apertamente ma è chiaro che non mi voglio mai accontentare. Il presidente De Laurentiis non me l’ha chiesto apertamente. Ho promesso un’anima e l’impegno totale, questi ingredienti ci hanno consentito di uscire fuori dal tunnel. Adesso siamo al settimo posto a pochi punti dalla zona importante, quindi vorrei un bel clima per continuare ad essere protagonisti”.

Pasquale Tina