Il Napoli non riesce a segnare: a Siena finisce 0-0

378


 
Siena (4-1-4-1): Curci; Rosi, Cribari, Pratali, Del Grosso; Ekdal (38′ st Jarolim); Reginaldo (7′ st Terzi), Vergassola, Tsiolis, Ghezzal (15′ st Calaiò); Maccarone. A disp: Pegolo, Rossi, Codrea, Larrondo. All. Malesani.
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Grava; Maggio, Pazienza, Cigarini (38′ st Hoffer), Aronica (19′ st Bogliacino); Hamsik, Quagliarella; Denis (19′ st Lavezzi). A disp: Iezzo, Rinaudo, Rullo, Zuniga. All. Mazzarri.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce
Note: ammoniti Ghezzal, Grava, Aronica, Del Grosso. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Francesco Anellino, ex preparatore dei portieri del Siena e giocatori delle giovanili azzurre, scomparso tragicamente giovedì. Angoli 4-12. Recupero 1′ pt, 5′ st.
Siena – La dura legge del gol. Che continua a non arrivare. E il Napoli sbatte sul muro costruito dal Siena. Pareggio a reti bianche e un pizzico di delusione per l’appuntamento coi tre punti che è ancora rimandato (la Juve ne approfitta e s’arrampica al quarto posto). Stavolta il forcing finale non basta. Il Napoli colleziona calci d’angolo (12 alla fine) e una sola vera occasione, il destro dal limite di Jimmy Hoffer che per poco non fa saltare il banco. Invece niente. Copione senza eccessive emozioni e un solo punticino in cassaforte. La partita non resterà certo degli annali dello spettacolo. Il 4-1-4-1 del Siena è un 4-5-1 molto abbottonato. Reginaldo e Ghezzal mordono sulle fasce e abbassano Maggio e soprattutto Aronica. In mezzo Pazienza s’occupa di Vergassola, Cigarini cerca di far girare il pallone, manca – però – dinamismo. Il ritmo è basso e il Napoli non riesce a fare la differenza. Denis è generoso, fa a sportellate in mezzo all’area, ma Cribari di testa le prende tutte. Hamsik e Quagliarella – a dire il vero – lo aiutano poco. Nel primo tempo una sola emozione targata proprio Tanque: diagonale al 25′ che si spegne sull’esterno della rete. La ripresa si apre con lo stesso canovaccio. Hamsik tenta il colpo di scena in avvio: anticipa Rosi, ma Curci è attento e blocca. Mazzarri non ci sta, inserisce Lavezzi (per Denis, deluso dopo il cambio) e Bogliacino (per Grava, sarà squalificato con la Roma, ma si è infortunato) e aumenta il peso specifico offensivo. Almeno sulla carta. La partita – però – racconta di un Siena raccolto dietro la linea della palla. Il Pocho svaria alla ricerca del guizzo, la brillantezza dei tempi migliori non c’è ancora e si vede. Hoffer è l’ultima carta. Che per pochissimo non è quella vincente. Destro che fa la barba al palo. Poi più nulla. Finisce così. E adesso c’è la Roma.
Pasquale Tina