Solito Mazzarri ai microfoni di Marte Sport Live. Perché nei tranelli non cade. Napoli-Genoa punto e basta. Non chiamatelo derby per il suo passato blucerchiato: “Assolutamente no. La sfida non ha un sapore particolare perché affrontiamo il Grifone”. E non provate neanche a parlare di tabù da sfatare: “Io a questo aspetto non ci penso”. E’ concentrato unicamente sull’avversario che vive un grande momento: “Capita sempre di affrontare squadra che sono al top della condizione”. E il Genoa la sta ritrovando: “Ha vissuto un momento d’appannamento per gli impegni in Coppa Italia e in Europa League”. Quindi strada in salita. Come sempre. Il ritornello ormai lo conosciamo tutti a memoria. “E’ un’altra finale”. Il Napoli dovrà essere come al solito: “Concentrazione e grinta. Serve una prestazione al top”. Con le certezze oramai acquisite. Difesa granitica e imbattuta da cinque partite: “I meccanismi si sono consolidati”. Lo spartito funziona, gli interpreti pure: “E’ entrato Grava, ha sfruttato l’occasione e gli ho dato continuità”. Il segreto è questo: “Chi entra, non sbaglia, s’è creata una competizione interna e il rendimento del reparto è diventato davvero alto”. Il posto assicurato non ce l’ha nessuno: “Vedo gli allenamenti e chi mi dà maggiori garanzie”. Ecco perché Contini ha preferito accettare la corte del Real Saragozza: “Ci siamo lasciati con grande amicizia e affetto. Stava giocando pure con me, poi è uscito per infortuni e squalifiche e chi l’ha sostituito non ha deluso. Forse voleva la sicurezza di una maglia da titolare”. Certezze che nel Napoli non esistono. Neanche per Maggio, Campagnaro e Aronica che molti considerano i suoi fedelissimi: “Un discorso che non esiste. Sono tutti miei giocatori e m’affido unicamente al valore mostrato durante la settimana”. Formazione quasi fatta: “Ho un solo dubbio sulla fascia sinistra”. Aronica è favorito, Dossena scalpita: “Sapete come la penso. Deve inserirsi in un contesto vincente e succederà gradualmente perché deve arrivare al top della condizione”. In mediana spazio a Cigarini per la squalifica di Pazienza: “E’ in crescita, sono curioso di verificare i suoi progressi in una partita difficile”. In mediana, infatti, il Genoa non scherza. Il fallo sistematico è una delle peculiarità del Grifone: “Mi fido di Morganti, ha esperienza internazionale e saprà gestire bene questi momenti”. Davanti rientra Quagliarella e Mazzarri detta la ricetta giusta: “Denis? Sta facendo bene, deve mettersi al servizio dei compagni, non devo caricarlo di responsabilità, ma può crescere ancora”. Il discorso sul reparto offensivo è più generale e trascende dai singoli: “Voglio maggiore cattiveria in zona offensiva. Creiamo tanto e spesso sprechiamo. Bisogna avere la giusta lucidità in area di rigore e la necessaria tranquillità. Spesso rischiamo di gettare al vento quanto abbiamo creato. A Livorno, ad esempio, non dovevamo aspettare il raddoppio di Cigarini nel finale. Non voglio buttare via i punti”. Con il Genoa non dovrà accadere: “Dirò ai giocatori che è una partita importantissima. Non mi fido del Genoa: hanno passo, tecnica, un organico importante con Suazo, Crespo, Modesto, ora è arrivato Dainelli”. Il mercato del Napoli, invece, è praticamente chiuso: “La rosa è giusta, quando ci sono momenti d’emergenza, lo si può superare come abbiamo fatto a Livorno”. A giugno, invece, potrebbe arrivare Inler: “E’ un giocatore che mi piace, ma è prematuro parlarne”. Ora c’è il Genoa e una classifica da blindare: “Ma io non ci penso”. La Roma è ad un punto: “E’ una supersquadra, giusto che sia in questa posizione. Noi per competere dobbiamo essere al massimo”.
(p.t.)