Punto fisso. E lo si può dire a voce alta. Perché con Mazzarri ha sempre giocato. Punto fisso. Lì sulla fascia destra. Christian Maggio c’è sempre. “E’ un segnale positivo”, ha detto ai microfoni di Marte Sport Live. “Vuole dire che sto bene dopo l’infortunio ai legamenti dell’anno scorso”. Sta recuperando il tempo perduto, insomma. Di corsa. Come fa in campo. Nazionale e l’Europa, questi gli obiettivi del 2010. “Ma sono collegati. Se faccio bene con il Napoli, posso ambire alla convocazione per il Mondiale. E’ il mio sogno, ci credo ancora e spero di giocarmi le mie possibilità. Non sarà facile, nel mio ruolo ci sono molti più forti di me. Resto umile”. Il modo per ottenere un biglietto per il Sudafrica è semplice. Almeno a parole: “Stiamo facendo bene, siamo al quarto posto. Dobbiamo continuare così per volare alto. Basta restare con i piedi per terra per dimostrare il nostro valore”. Domenica c’è un altro esame importante contro il Livorno: “Restiamo tranquilli, stiamo lavorando bene in settimana proprio per non sottovalutare l’avversario”. Non ci saranno Quagliarella e Lavezzi: “Sono assenze importanti, ma abbiamo risorse importanti nel nostro gruppo”. Denis sarà il punto di riferimento centrale: “Questa è la soluzione, ma accompagneremo tutti la manovra offensiva”. Mazzarri ha curato nel migliore dei modi tutti i dettagli: “S’è occupato pure della fase di non possesso. Non vive il Livorno in maniera particolare, è il solito e cura gli aspetti della partita con grande professionalità. Fa bene perché i toscani sono bravi in casa e hanno conquistato buoni risultati, noi non vogliamo passi falsi”. La striscia di tredici risultati utili consecutivi deve continuare: “Non bisogna fermarci proprio adesso. Certo quando ci sarà un incidente di percorso, non dimentichiamo quello che abbiamo fatto finora”. Non si verificherà il pericolo dello scorso anno con quel calo verticale: “Alla prima difficoltà avevamo paura e non riuscivamo a reagire. Adesso è diverso, siamo consapevoli delle nostre possibilità”. A Livorno a testa alta, insomma: “Dobbiamo mettere in pratica quello che dice il nostro allenatore che ha dato un’impostazione diversa. Finora in trasferta ci siamo espressi bene”. Su Juve-Roma, nessun pronostico: “Pensiamo a noi”. Solo così si conquistano traguardi prestigiosi. “Un voto per la Champions? Vado a Pompei a piedi”.