Totò Aronica: "Sconfitta di Torino già archiviata"

501


 
Salvatore Aronica è stato oggi l’ospite del consueto salottino marziano a Castelvolturno. Queste le sue dichiarazioni in diretta a Marte Sport Live: “Da palermitano, è chiaro che per me quella di domenica sera sarà una partita diversa dalle altre. Al fischio d’ inizio, però, penserò a quello che penso tutte le domeniche: fare bene con la maglia del Napoli. Non ho mai giocato nel Palermo, nemmeno da ragazzino, e non sono mai stato neanche tifoso dei rosanero. Rinaudo, sotto questo punto di vista, è sicuramente più palermitano di me, e poi parla spesso in dialetto! La partita di Torino è già stata archiviata. Domenica ci tocca una squadra molto in forma e non dobbiamo farci distrarre da nulla. Il Palermo sta ottenendo tanti risultati utili e anche loro sono galvanizzati per il cambio di allenatore. A Napoli Mazzarri è riuscito a dare la svolta: i risultati parlano per lui. Il mister è sempre lo stesso di Reggio, è un gran lavoratore, ma sa scherzare quando è il momento. Il gruppo è diventato molto più solido, si scherza e in certi casi il primo a farlo è il mister. L’episodio più recente riguarda il ritorno da Torino: bloccati a Caselle abbiamo giocato a fare gli speaker dell’aeroporto. Musica? Molti mettono l’I-pod prima delle partite, io preferisco sentire l’ambiente che mi circonda. Il San Paolo poi dà qualcosa in più. La spinta la sentiamo, sia dalle curve, sia dai distinti e dalle tribune. A quanto leggo avremo un uomo in più anche contro il Palermo. L’arrivo di Dossena? Andrea è un giocatore importante. A questo gruppo mancava un esterno di ruolo. Indipendentemente da come cambierà la mia disposizione in campo, l’importante è che il Napoli vada bene. Nasco come difensore, anche se comincia a piacermi il ruolo di spinta che mi sono trovato a ricoprire. Vedremo cosa deciderà il mister. Gli obiettivi? All’inizio quando le cose non andavano bene, si parlava di salvezza, ora addirittura di Champions; io credo che il Napoli abbia le carte in regola per una via di mezzo. L’Europa è certamente un obiettivo al quale aspiriamo, ma mettendo da parte le prime tre forze del campionato, Inter, Milan e Juve, guardando gli organici metterei sicuramente prima di noi Roma e Fiorentina”.