Grassani: “Sarri è ancora sotto contratto con il Napoli: la clausola è scaduta, i club devono trattare con la società azzurra”

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Mattia Grassani parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Sarri? Non credo che il club si debba preoccupare dei suoi comportamenti. Il rapporto tra il Napoli e Sarri è chiaro dal punto di vista contrattuale: l’allenatore è ancora in carica e il rapporto contrattuale con Ancelotti decorrerà a partire dalla stagione 2018/2019. C’è grande linearità. Chi ora è interessato all’allenatore, deve trattare con il Napoli che è sotto contratto fino al 30 giugno. Non è la prima volta che un club decide di cambiare un tecnico con un altro ancora sotto contratto. Ripeto, una società deve parlare con il Napoli, altrimenti la società può pagare due allenatori. Il Napoli può non rinnovare il tesseramento di Sarri e il suo status diventerà allenatore non confermato, ma contrattualizzato e il Napoli sarà obbligato a retribuirlo regolarmente. Le dimissioni? Lui può rassegnarle, ma questo non interrompe il rapporto di lavoro. Sarebbero un toccasana per il bilancio azzurro perché rinuncerebbe alla retribuzioni pur rimanendo contrattualizzato. Ci sono delle società interessate, ma il Napoli ha già diffidato nel senso che resta legato alla società azzurra e quindi è inevitabile parlare con il Napoli. Una battaglia legale per demansionamento? E’ un’ipotesi che è stata ventilata, radio mercato ha prospettato questa tale eventualità. Francamente parlare di demansionamento in un contesto come il lavoro sportivo è abbastanza improprio: esiste il mobbing nel calcio, ma lo è solo quando un giocatore titolare di contratto viene escluso dalla prima squadra e non fatto allenare con i compagni. Nel caso degli allenatori, queste sono scelte imprenditoriali e sono assolutamente legittime. I deferimenti per i rapporti dei tesserati con soggetti appartenente ad un mondo cristallino? E’ notizia di ieri, il Tribunale Federale ha fissato per il 28 giugno l’udienza”.