Sarri: “Abbiamo uno spiraglio in Champions e cercheremo di sfruttarlo. Hamsik? Finché me lo chiedete, lo faccio giocare sempre”

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Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida contro lo Shakhtar Donetsk.

 “Vorrei fare prima una precisazione: Ulivieri, in qualità di presidente dell’associazione allenatori, aveva fatto un intervento a favore di Ventura. Era doveroso da parte mia dirlo”.

 Si è dimesso Tavecchio, cosa ne pensa?

“Mi interessa solo Ulivieri presidente associazione allenatori, il resto sinceramente non mi interessa. Mi piace l’aspetto sportivo, la politica no. Vedremo se tornerà a piacermi tra qualche anno”.

 Come si può migliorare il calcio italiano?

“Non voglio fare polemiche. Un movimento che non si cura del terreno di gioco è come un chirurgo che opera con strumenti non funzionanti. E’ di una gravità assoluto. Questo non ci risolverebbe tutti i problemi, ma potremmo aumentare lo spettacolo. Ovviamente il discorso è ampio”.

 E’ preoccupato dalla possibilità della squadra di fare calcoli dal punto di vista inconscio?

“Penso che la nostra situazione di classifica nel girone sia difficile. Abbiamo un solo spiraglio davanti e dobbiamo cercare di sfruttarlo. La situazione non è soltanto in mano nostra. Dobbiamo vincere domani. Non bisogna fare grandi calcoli. Mi aspetto un Napoli con determinazione, cuore ed anima. Non possiamo lasciare senza aver dato tutto. Affrontiamo una squadra forte e difficile da affrontare. Lo Shakhtar gioca un calcio pericoloso e dovremmo pure concedere gli spazi. Mentalmente mi aspetto una grande prestazione dal punto di vista della mentalità”.

 E’ arrivato il momento per il calcio di italiano di scegliere un ex giocatore?

“Credo sia arrivato il momento di fare scelte di campo. Non abbiamo presidenti di Lega, la situazione delle strutture è drammatica. Bisogna fare un discorso molto ampio. E’ riduttivo pensare soltanto al numero di stranieri. Ho letto una statistica negli ultimi giorni: solo in Spagna ci sono meno stranieri, quindi il numero non è così elevato rispetto a Francia, Germania ed Inghilterra. Non sono neanche così convinto che le nazionali rappresentino un movimento calcistico. Il torneo più competitivo in Europa è la Premier League, ma l’Inghilterra non sta conquistando grandi risultati. Non bisogna andare dietro a luoghi comuni: sento parlare di centri federali, ma chi dice che l’istruttore sia più bravo di quello dei club. La prima grande riforma, comunque, riguarda le strutture”.

 Non ci sarà Koulibaly squalificato

“E’ un’assenza importante. Se noi abbiamo la presunzione di essere una squadra organizzata, l’assenza di un difensore si può ovviare. Su Mario Rui vediamo se oggi si allena ed è in grado di recuperare completamente per garantirci uno spezzone di partita”.

 Più Maksimovic o Chiriches?

“Ho due allenamenti, quindi se lo dicessi ora, penalizzerei uno dei due”.

 Serve un ct non soltanto selezionatore. E’ possibile un part-time?

“Credo sia inevitabile una riforma dei calendari e quindi poi si può avere un’idea della caratteristiche di un ct. Ora il calendario è folle: su 75 giorni, i giocatori sono 35 giorni con le nazionali. Personalmente farei finire i campionati ad aprile e poi dopo una settimana di vacanza andare in nazionale e concentrare l’attività in 40 giorni. A quel punto un allenatore potrebbe allenare una nazionale, con questo calendario serve di più un selezionatore”.

 Come sta Hamsik?

“Fino al giorno in cui me lo chiederete, Hamsik gioca. Appena non mi sarà chiesto, gli darò un giorno di riposo. Marek è un fuoriclasse assoluto. Può avere periodi in cui rende al 100%, altri in cui rende all’80%, ma resta un fuoriclasse. Non è nel momento di massimo splendore e quindi lo sostengo”.

 Gli ultimi dati dicono che il Napoli ha subito 9 gol in 13 partite, gli stessi in Champions in appena 4 partite. Cosa significa questo dato?

“Il Manchester City è forte e lo è anche parecchio. Il paragone non è proponibile con il campionato. Poi in Champions si segna di più rispetto alla serie A”.

 Quali sono le insidie di domani sera?

“Questa è una squadra forte. Fonseca è bravo e propone un calcio non banale. Noi gli dovremmo dare un po’ di campo, quindi è una partita insidiosa”.

 Il Napoli ha vinto 14 partite su 19. Ne ha perse 3 in Champions.

“All’andata si poteva non perdere, ma lo Shakhtar non sarebbe sesto o settimo in serie A. C’è stato un errore di valutazione in sede di sorteggio. E’ una squadra forte e seguita da tutti gli allenatori europei. In quella partita abbiamo commesso qualche errore di troppo e loro ne hanno approfittato. Ci metteranno in difficoltà. Noi possiamo fare meglio in fase offensiva. Dobbiamo segnare sicuramente”.

 Fonseca le ha fatto tanti complimenti come Guardiola.

“Speriamo che il risultato sia diverso”.

 Toglierebbe un giocatore allo Shakhtar?

“Mi piace vincere ma anche divertirmi, quindi non toglierei nessuno. Spero di divertirmi io alla fine. Il più pericoloso forse è Taison che ha grande accelerazione, ma sono bravi pure Marlos e Bernard. Mi piace molto pure Fred, centrocampista di alto livello”.

 Con l’eliminazione sfuma il primo obiettivo della stagione?

“Non abbiamo mai pensato di dover vincere la Champions. Arriviamo all’appuntamento in grande condizione. Non c’è stato alcun calo fisico. Basta vedere i dati. Contro il Milan abbiamo perso le distanze e quindi sembrava ci fosse stata una flessione. Invece non è stato così. Giocare ogni tre giorni comunque non è facile. Ovviamente proveremo ad alternare chi è più stanco, poi ci sono giocatori che non si toccano. Ma questo capita pure al Barcellona, al Real, al Bayern Monaco e questo succederà anche da noi. Vorrei una faccia di speranza, la porta è ancora semi-aperta”.