Matteo Salvini parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Da milanista – sorride – preferirei parlare poco di calcio. Il Napoli? E’ la squadra che gioca meglio e ha l’allenatore più in gamba. Ha meccanismi consolidati, automatismi e velocità. La Juventus secondo me è stanca e ha la pancia piena. Le altre non si avvicinano. Il Milan lasciamo stare, non dico nulla. Se non succede nulla di strano, gli azzurri possono vincere lo scudetto. Il Var? Sono tifoso del calcio alla vecchia maniera, quando tutte le partite si giocavano alle 15. Non mi piace molto l’intervento del Var, comunque se una squadra è superiore, lo è a prescindere da alcune scelte discutibili. Sarri? Uno può essere di sinistra, ma se fa bene l’allenatore, va bene così. Non conosco mica le preferenze politiche di Sacchi, eppure mi è sempre piaciuto. Seguo il Milan dalla serie B, quando si perdeva con la Cavese. Da adoscelente mi sono goduto gli olandesi e Ancelotti. Mi sarebbe piaciuto avere Sarri al Milan. Del Napoli mi piacerebbe avere Hamsik e Mertens. Insigne? E’ forte, ma secondo me gli altri due fanno la differenza. Ventura? Il problema non è il ct, bisogna mettere un limite al numero di stranieri in campo e nelle giovanili. Lo dico al di là della politica. Ci sono squadre che hanno 11 stranieri in campo e capita pure nei settori giovanili. Bisogna avere il coraggio di mettere delle regole sui vivai. I diritti televisivi? Ci vorrebbe una riportazione più equa dei diritti e naturalmente modificare il numero di squadre in serie A. Ripeto, io farei un tetto di stranieri per le squadre italiane. Il Milan? Dovrebbe arrivare nei primi quattro, vedremo cosa accadrà. Il fatto che una squadra sia legata ad un piano industriale mi toglie la poesia. Il ritorno di Berlusconi? Negli ultimi anni con lui e Galliani non abbiamo comprato grandi campioni, meglio guardare avanti”.
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