Beppe Accardi, procuratore e grande amico di Maurizio Sarri, parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Il suo merito più grande è stato quello di creare un grande gruppo. Ha creduto in Higuain che l’ha ripagato con una stagione di alto livello. Il futuro dell’allenatore? Partiamo da un presupposto. Il Napoli in questo momento ha un potere nelle mani perché ha un’opzione da far valere. Sarri non ha fatto una questione di soldi l’anno scorso: De Laurentiis gli ha dato l’opportunità, ma economicamente non l’ha fatto proprio sentire un allenatore da grande squadra. E’ vero che adesso c’è l’opzione, ma adesso moralmente bisogna discutere dell’ingaggio al termine di una grande stagione. Se io fossi De Laurentiis, farei un contratto con un base importante con degli obiettivi da raggiungere. Credo sia la soluzione più logica. Il programma sul mercato sarà una delle questione di cui si discuterà. Vi racconto un retroscena: si cominciò a parlare di Sarri al Napoli, ma non c’era la certezza assoluta. I nomi erano tanti. Eravamo a cena una sera, io gli consigliai di guardarsi intorno. Lo portai a parlare con il presidente del Cagliari e ci fu questa chiacchierata. La società rossoblù aveva già deciso di cedere certi giocatori che a Maurizio Sarri non dispiacevano. Poi De Laurentiis prese una decisione e la storia di Sarri è stata una delle più importanti, forse al pari di quella del Leicester con Claudio Ranieri”.
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