Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con la Roma.
Il Napoli deve ripartire in campionato. Quanto è stato importante vincere con il Legia?
“La risposta è stata importante perché abbiamo affrontato una partita seria mostrando maturità. Questo ci dà fiducia ma non completamente perché il gol preso all’ultimo minuto è difficile da digerire”.
La Roma è uno snodo importante, l’ultimo scontro diretto in casa dell’anno.
“Non mi importa nulla della classifica. Per fare questo lavoro, bisogna buttare via la professionalità e giocare con il cuore. Vogliamo giocare solo per il nostro pubblico senza altri pensieri. Per il pubblico è la gara più importante dell’anno.
E’ una Roma in crisi?
“Non si può parlare solo dell’ultimo periodo. La Roma è la squadra piu importante della serie A, è l’antagonista naturale della Juventus. Non è una squadra in difficoltà, sono stati condizionati dagli infortuni. E’ una delle pretendenti allo scudetto”.
Higuain ha detto che Sarri lo ha reso felicissimo. Come mai?
“Deve contraccambiare domani. Gli ho solo detto quello che pensavo. Non deve ripetere l’atteggiamento che ha avuto a Bologna, era lo stesso dell’anno scorso”.
Sei gol subiti nelle ultime tre partite. Come mai?
“Vuol dire che la squadra ha difeso peggio, non è solo un problema di linea che poi ha pagato le conseguenze”.
La Roma ha avuto una giornata ulteriore di riposo. Le dispiace?
“Le squadre che fanno l’Europa League sono penalizzate, è sempre così. Noi, la Lazio e la Fiorentina siamo penalizzati dalla Lega. Eppure siamo noi che portiamo punti al nostro ranking”.
Il Napoli è favorito secondo i bookmakers. Lei ritiene che possa essere domani un ulteriore salto di qualità?
“Non credo che la mia squadra si senta favorita, significherebbe sconfessare tante cose. A volte i campionati possono essere vinti dalle squadre che non fanno grandi investimenti, ma sono un’eccezione. Secondo questa logica, è la Roma a dover essere favorita. Viviamo la gara di domani come un evento unico. Dobbiamo farci coinvolgere dal sentimento della città e vivere di conseguenza. La viviamo in ottica derby. Emotivamente saremo molto coinvolti”.
Perchè è così sentita?
“Sappiamo che per i tifosi è importante e lasciamo perdere episodi drammatici in cui io non voglio entrare. Parlo soltanto di rivalità sportiva e basta. Dobbiamo viverla in questo senso”.
Andrebbe anche bene vincere in maniera sporca, ovvero senza brillare?
“Noi le partite così non le vinciamo mai, non abbiamo le caratteristiche”.
L’anno scorso l’Empoli fece bene contro la Roma. Quelle gare valgono qualcosa?
“No, erano preparate con il movimento del trequartista che noi non abbiamo. Ci sono pochi riscontri”.
Higuain-Dzeko. Garcia si tiene il bosniaco. Lei?
“Ovviamente mi tengo Higuain”.
Può essere la gara tra Higuain e Dzeko?
“Credo sia riduttivo parlare solo di questi due. Ci sono tanti grandi giocatori in campo, poi ovviamente parliamo di campioni che possono fare la differenza”.
Gabbiadini come sta?
“Ieri aveva ancora dolore alla caviglia, quindi sarà nuovamente nelle mani dello staff sanitario”.
E’ preoccupato dalla direzione arbitrale?
“Non guardo mai le designazioni. Orsato ha fatto bene contro l’Inter, Rizzoli ha una storia importante e possa garantire una direzione di alto livello. Altri me ne sono piaciuti meno, ma fa parte della normalità”.
Si attende domani una grande prova dal centrocampo?
“Sarà una delle chiavi della partita. La squadra che difenderà meglio avrà più possibilità di vincere la partita. Nelle ultime partite abbiamo sbagliato qualcosa di troppo. A Bologna le letture non sono state perfette. La squadra forse vuole fare bene a tutti i costi e ha perso gli equilibri. Ma la solidità conta e quindi dobbiamo ritornare a questo”.
Chalobah può essere il rinforzo di gennaio?
“Ha fatto una buona partita dal punto di vista individuale, meno dal punto di vista tattico. Sta ancora crescendo per ambientarsi e non si può pretendere che sia completamente inserito in due mesi. Nel lungo periodo può diventare un giocatore importante”.
A Bologna l’errore più grave è stato sul gol di Rossettini?
“Ho visto di peggio. Non abbiamo attaccato la palla nel modo giusto. E’ stato un errore abbastanza grave, ma il primo gol è stato peggio”.
Tornerà al 4-3-1-2 come dicono in molti?
“Non mi fa né caldo e né freddo. Siamo tornati al 4-3-3 per motivi che preferisco non dire. La realtà del cambio modulo è molto lontana da quello che ho sentito dire. Insigne poteva fare il trequartista, ma con il 4-3-3 abbiamo risolto i problemi”.