VITTORIO RAIO
Se il Napoli non disponesse di uno dei reparti avanzati più forti e competitivi d’Europa; se il Napoli non sviluppasse in ogni partita un gioco d’attacco di alto profilo e di grande preoccupazione per le difese delle formazioni avversarie; se il Napoli non concludesse in porta o verso la porta almeno una decina di volte a partita, ci potrebbe anche stare che la squadra di Sarri sinora, in ben undici partite, non ha avuto neanche un rigore a favore. Il fatto è che il Napoli in quasi tutti gli incontri, anche in quelli di inizio stagione quando non aveva ancora trovato la giusta quadratura, gioca tantissimo nelle aree avversarie, come ha ricordato e sottolineato anche Sarri, svolge un gioco che lo porta spesso e volentieri ad attaccare l’area, ad entrare in area e ad impensierire da vicino i portieri. Dunque è quantomeno strano che in undici gare il Napoli non abbia visto fischiato a proprio favore un solo calcio di rigore.
Ieri, a Genova, ce n’era uno evidente su Higuain per fallo di Burdisso. Evidente per tutti tranne che per Doveri e per i suoi assistenti. Ma dove eri Doveri? E dove erano con la testa e con la mente i tuoi collaboratori? Non hanno visto? E allora vanno fermati in quanto non sono in grado di arbitrare: il fallo era sin troppo evidente. Hanno visto e non l’hanno fischiato e allora c’è da chiedersi il perché? Forse per fischiare un rigore al Napoli occorre vedere il sangue…
Sta di fatto che il Napoli si trova danneggiato. E non si venga a raccontare la solita favoletta dei demeriti degli azzurri in zona gol. Ci sono stati, ma nel frattempo se c’è un rigore (evidente) per il Napoli va fischiato. Poi, se il Napoli lo sbaglia sono affari del Napoli, come sono affari del Napoli se dopo aver dominato la partita (con Reina ancora una volta rimasto senza… lavoro e imbattuto), si ritrova solo con un punto in più in classifica. Ho contato ben dodici conclusioni verso la porta di Perin: un po’ per merito del portiere del Genoa, un po’ per mancanza di cinismo e di precisione di Hamsik e compagni, un po’ per sfortuna, il Napoli stavolta non ha segnato. E ci può stare anche se il rammarico c’è in quanto il Napoli avrebbe potuto oggi essere in testa alla classifica con Inter e Fiorentina. Il Napoli (e il discorso vale per tutte le altre squadre del campionato) non può e non deve rammaricarsi per la mancata concessione di un evidente rigore e per la mancata espulsione di chi (Burdisso, nel caso) ha commesso il fallo evidente per tutti, ma non per Doveri. Se il Napoli fa autocritica, ci sta; se è costretto a lamentarsi per torti subiti, di ingiustizie, viene se non altro da riflettere e da arrabbiarsi di brutto, Anche alla luce di questa statistica. Quella dei rigori concessi alle squadre che attualmente sono nella parte alta della classifica:
Fiorentina 4
Inter 1
Roma 0
Napoli 0
Sassuolo 2
Milan 1
Lazio 1
Atalanta 3
Sampdoria 2
Juventus 4
Si potrebbe obiettare: anche la Roma non ne ha avuti. Non so se la Roma ha qualcosa da recriminare, probabilmente sì, sta di fatto che il Napoli ha tanto per farlo (anche per gli errori del livornese Banti in Empoli-Napoli e in Napoli-Fiorentina, due squadre toscane). E che a Marassi fosse rigore sacrosanto su Higuain lo hanno visto tutti e l’hanno sentenziato tutte le moviole di tutte le tv e di tutti i quotidiani. Ma Doveri dov’era? Non è la prima volta che l’arbitro romano sbaglia in modo evidente contro il Napoli. Viene quasi da immaginare che abbia ricevuto qualche torto da qualche napoletano…