There Must Be More to Life Than This

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Queen Forever, il nuovo album dei Queen con Freddie Mercury alla voce, che contiene tre brani inediti. Uno degli inediti è l’attesissimo duetto tra i Queen e Michael Jackson, There Must Be More to Life Than This, l’inedito Let Me In Your Heart Again che arriva dalle recording sessions di The Works, e una nuova versione del primo lavoro solista di Freddie Mercury, Love Kills, una collaborazione con Giorgio Moroder.

In resto della tracklist è composto da hit dei Queen, brani classici, e nuove take di canzoni ben conosciute, affiancate a registrazioni che Brian May descrive come “cose a cui abbiamo lavorato insieme e che sono rappresentative della nostra crescita forse più delle grandi hit” in una collezione messa insieme dallo stesso May e Roger Taylor che rappresenta il meglio del meglio delle canzoni d’amore dei Queen.
Il duetto tra i Queen e Michael Jackson, There Must Be More to Life Than This, è iniziato come una canzone scritta da Freddie Mercury durante le sessioni per registrare l’album Hot Space (1981).
La band ha registrato una backing track, ma il brano non è mai stato completato.
Mercury è andato a trovare Michael Jackson in studio a LA dove sono state registrate le parti di Michael per una versione ancora non definitiva.
I Queen hanno ripreso in mano la traccia nel 1984, durante le registrazioni di The Works, ma ancora non in forma definitiva.
Un anno dopo una versione solista della canzone appare nell’album di debutto di Freddie, Mr Bad Guy (1985).
Questa nuova produzione di una ballata di tale impatto si fonde con la backing track originale dei Queen, le voci indimenticabili di Mercury e Jackson, ed è stata prodotta e remixata dal celebre producer William Orbit (Robbie Williams, Madonna).
Parlando del suo coinvolgimento, Orbit ha detto: “Conosco Roger da molti anni, e un giorno mi chiama al telefono per chiedermi se mi sarei imbarcato in una nuova avventura musicale. Quando l’ho suonata per la prima volta nel mio studio, ho aperto un forziere di delizie fornite dai musicisti più grandi di sempre.
Sentire la voce di Michael Jackson è stata un’emozione. Così vivida, così straordinaria, così toccante, è stato come averlo lì in studio dal vivo. E lavorare al mix di Freddie sul mio desk non ha fatto che aumentare la mia ammirazione per il suo talento. L’attitudine alla musica di tutti e quattro i Queen è fenomenale. Roger, un uomo straordinario pieno di talentoche ho sempre ammirato. Le parti originali di basso di John Deacon con la loro fluidità magica, che mi ha reso molto facile capire dove posizionare un rinforzo. Il piano originale di Freddie che si porta dietro la maggior parte del DNA di un pezzo. Brian, buona la prima, un intreccio di dita, e lo spirito di di MJ sempre presente tra noi, a mandarci brividi lungo la schiena.”