Sei partite: sfide e una Coppa da vincere

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Leggo e ascolto che, Coppa Italia a parte, la stagione del Napoli è di fatto terminata. Non sono d’accordo sia perché aritmeticamente il terzo posto è ancora da conquistare, ma anche per altri motivi.
Il primo. Verrà anche definito chiacchierologico, ma i campionati vanno onorati sino in fondo per rispetto dei tifosi che amano i propri beniamini, degli spettatori che pagano i biglietti di ingresso allo stadio, di coloro che scommettono, dello sport che consente ai calciatori di vivere molto bene soprattutto in un periodo di enormi difficoltà.
Il secondo. Prendo in esame il caso del Napoli. Domani, alla vigilia di Pasqua, gli azzurri saranno di scena al Friuli. Dovranno tentare di vincere per evitare che la mancanza di continuità di rendimento diventi anche nel finale del torneo il biglietto da visita della squadra; dovranno tentare di vincere per poi presentarsi al Meazza per la sfida contro l’Inter di Mazzarri reduci da un successo sull’Udinese e non mortificati da una sconfitta; dovranno cercare di vincere per evitare che Totò Di Natale punisca ancora una volta il Napoli.
Gli azzurri sono attesi da tre incontri lontano dal San Paolo: Udinese e Inter in campionato e a Roma per la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Sei punti tra Udine e Milano rappresenterebbero un incentivo non indifferente in vista del big match tricolore all’Olimpico. Hanno, dunque, il dovere di provare a far l’en plein. Ne hanno le possibilità nonostante le pecche da me evidenziate prima che s’iniziasse a giocare e poi pubblicamente manifestate a più riprese (se ne sono accorti tutti anche quelli che pensavano allo scudetto, anche gli incompetenti e qualche “santommaso” da strapazzo o in malafede). Ne hanno la possibilità in quanto in gare secche riescono spesso a nascondere peccati originali e capitali e a sublimare al massimo le virtù dei singoli. Per qualcuno degli uomini di Benitez un bellissimo finale di stagione (considerando anche le ultime tre di campionato: Cagliari, Sampdoria  e Verona)  potrebbe anche significare la permanenza a Napoli, nel Napoli che, come ha dichiarato De Laurentiis a Sky, nella stagione 2014-15 lotterà per vincere lo scudetto.
Nel frattempo, il Napoli onori al massimo le gare  di Udine e di Milano, vinca a Roma per aggiudicarsi per la quinta volta la Coppa Italia (e poi sfidare quasi certamente la Juventus nella Supercoppa italiana), poi ritorni al San Paolo dove, prima del match contro il Cagliari, gli eroi dell’Olimpico verrebbero meritatamente festeggiati il martedì successivo al successo. Forza, grinta e coraggio: la stagione non è finita. Il mondiale in Brasile e le vacanze verranno dopo.