Bigon: "Grande gioia battere la Juve, ma ora c'è subito il Catania"

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Castelvolturno – Una gioia da assaporare anche per qualche ora. Juve sconfitta e Napoli che torna in orbita. Ma Riccardo Bigon resta con i piedi per terra: “Sicuramente i risultati di mercoledì sono stati favorevoli, poi noi abbiamo vinto e abbiamo sfruttato la situazione. Adesso – però – c’è il Catania, questa è la nostra esigenza”. E i rischi ci sono tutti: “La carica nervosa e mentale dopo una gara come la Juventus ti consuma addirittura, dobbiamo ritrovare la giusta concentrazione”. E andare avanti: “Non sappiamo se la vittoria con i bianconeri rappresenti la svolta, dipenderà molto da domenica”. La flessione – comunque – sembra alle spalle: “C’è stato un calo fisiologico dopo la tirata che abbiamo fatto per recuperare il gap della partenza. Comunque questi due mesi li abbiamo vissuti con la serenità di una squadra che lavorava bene. L’intensità e le prestazioni ci sono sempre state, siamo stati anche sfortunati”. Poi finalmente il Napoli si sblocca. Tre punti con la Juve e il sesto posto in classifica che torna realtà: “L’importante è restare agganciati al treno fino all’ultimo momento. Siamo lì e cerchiamo di restarci il più possibile. Abbiamo consapevolezza nei nostri mezzi. Possiamo mettere in difficoltà chiunque se giochiamo con intensità. Ieri c’è stata la settima rimonta, questo è stato il nostro dna”. Si sono sbloccati pure gli attaccanti. Quagliarella è stato finalmente protagonista e ha rispedito al mittente le critiche ricevute: “Vuol dire che ci tiene e non si fa scivolare nulla addosso. E’ tornato in forma, si sta allenando benissimo e fa la differenza”. Come tutto il Napoli. “Vogliamo sempre competere con le grandi senza dimenticare però la nostra dimensione. Non abbiamo certamente il target economico di Inter e Milan”. Ma sul mercato, si cercherà di essere protagonisti: “Due o tre ritocchi, questa squadra è buona, basta poco per migliorarla”. Un attaccante, un centrocampista e un difensore. “Monitoriamo varie ipotesi, varie soluzioni, abbiamo una lista di cinque o sei giocatori per ruolo. Il mio serbatoio di riferimento è l’Italia, ma guardiamo anche fuori. Dal Sudamerica, ho sempre pescato bene. Da quando siamo arrivati, abbiamo messo in piedi una struttura di scouting, tra qualche giorno la ufficializzeremo. Si lavora proprio per questo, dormiamo poco. Gli svincolati? E’ una possibilità da poter sfruttare. Vedremo. Ci sono abituato, sto nel calcio praticamente da sempre, pensate che la festa della mia Prima Comunione l’ho fatta a Milanello”. Inutile tentarlo sui nomi: “Borriello, Pazzini o Gilardino? Dico Marco perché lo conosco ed è napoletano. Ma è impossibile”. E se dovesse scegliere tre big? “Messi, Lampard e Samuel”. Qualche campione c’è anche qua. E Bigon li ha blindati: “Lavezzi e Gargano hanno dimostrato la voglia di restare, è stato facile trovare l’accordo. Sono soddisfatto delle due operazioni”.