Dario Marcolin parla a Marte Sport Live: “La flessione del Napoli può avere diverse concause, oltre al possibile calo fisico ci sono stati una serie di infortuni che hanno modificato l’assetto tattico della squadra, mancano gli inserimenti di Anguissa in area, anche quelli di Di Lorenzo ed è cambiato il modo di accompagnare l’azione. Il Napoli col Venezia si è portato dietro il peso di giocare prima dello scontro tra Inter ed Atalanta, che non è un peso di piccola entità dal punto di vista psicologico. L’ho provato sulla mia pelle: giocare prima non ti agevola, dopo hai maggiore carica, a prescindere dal risultato dell’avversario di turno. Inoltre la pressione delle due rivali certamente ha giocato un ruolo specifico. Il Napoli però ce la può ancora fare, soprattutto tornando al sistema di gioco 4-3-3, che è il modulo forse più adatto a questa rosa ed è soprattutto il modo di giocare del Napoli negli ultimi 6-7 anni. E’ importante lo scontro con il Milan che potrebbe ridare fiducia alla squadra. Le assenze di Anguissa, Neres e Olivera hanno pesato, ora si potrà tornare all’undici titolare che ha garantito movimenti ed equilibrio. Chi è entrato al loro posto ha fatto bene, ma certamente sono cambiate le qualità in campo. Il Napoli contro le grandi ha giocato e fatto meglio rispetto a quanto fatto vedere con le medio piccole, anche perché il modo di giocare delle big è più conosciuto dai calciatori, ci sono meno sorprese e meno imprevedibilità”.
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