/ Il mea culpa del Napoli, il misero pianto della Juventus

Il mea culpa del Napoli, il misero pianto della Juventus

Hanno perso tutti a Verona: Mazzarri e la squadra. Giustissime le riflessioni dell’allenatore durante e a fine gara. “Non siamo noi”, la frase del tecnico verso il quarto d’ora del primo tempo, puntualmente riferita ai microfoni di Sky dal bordocampista Ugolini. “E’ stata la nostra peggiore partita”, la riflessione finale di Mazzarri. Gli azzurri sono apparsi lenti, impacciati, irretiti, soggiogati, spesso secondi su ogni pallone, quasi sempre in balìa degli avversari. Non è stato il Napoli sino alla fine del match e il Chievo, un ottimo Chievo ha avuto meritatamente la meglio.
Occorre che tecnico e squadra facciano il mea culpa: ci sta a perdere, ma l’arrendevolezza fa riflettere. Il Napoli non è quasi mai stato in partita. Qualche sprazzo di gioco, di vitalità sono nel finale. Poco, pochissimo, niente. Domenica, al San Paolo contro il Cesena, l’immediata chance per riscattarsi, per dimenticare il Chievo, ovviamente dopo aver imparato la lezione a Verona. In tutti i sensi. Uno stop ci sta, l’importante è rialzare sùbito la testa anche in vista del derby a Roma.
La sconfitta del Napoli è un po’ meno amara in quanto Milan, Lazio e Roma hanno pareggiato, la Juventus ha perso. E proprio sulla sconfitta a Palermo della squadra torinese voglio soffermarmi.
La Juventus ha perso perché vive un periodo di scarsa qualità fisica, tecnica e tattica. Colpa degli infortuni, degli eventi, magari di acquisti non indovinati. La Juve, però, che fa? Dimentica la stile che l’ha contraddistinta per anni (o è stato facile averlo in quanto tantissime volte è stata “aiutata”, favorita?) e sbraita accusando l’arbitro Morganti. Viene spontaneo osservare che la Juventus si è comportata come tante volte anche a Torino hanno accusato il Napoli: un pianto dirotto, accuse anche pesantissime contro l’arbitro. Hanno parlato anche di Calciopoli.
Siccome non è la prima volta che la Juve… protesta, non vorremmo che alla Juve hanno deciso di erigere a sistema di vita, la nuova vita, il lamento. Un vittimismo incredibile. Morganti ha sbagliato? E allora? Quale è il problema? Capita… Alla Juventus hanno dimenticato le cadute di Del Piero e i rigori avuti, tanto per ricordare solo la precedente stagione?
Non è davvero da Juve ascoltare Del Neri dire: “Morganti non è in grado di arbitrare in questo momento”, “Cambi mestiere”, oppure Marotta “Non vorrei che la sudditanza diventasse arroganza”. E a condire frasi già forti e inopportune, il silenzio stampa dei calciatori. Eloquente. Ma se la Juventus per un paio di errori entra in silenzio stampa, cosa avrebbe dovuto fare il Napoli dall’inizio della stagione che ha subìto gli errori arbitrali in almeno otto partite? E pensare che la Juve si è anche lamentata del gol annullato a Toni al San Paolo… Lamenti, vittimismo a giustificare una stagione non da Juve. In campo e fuori. Come gioco e come stile. Farebbero meglio Marotta e Del Neri a parlare dei propri errori, di una Juve che non c’è.

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