Il capolavoro di Bigon

Giudico positivo il calciomercato del Napoli con gli acquisti di Cavani, Sosa, Yebda, Dumitru, Blasi, Lucarelli, Cribari. Indubbiamente sarà il giudizio del campo quello che avrà valore, ma senza il senno di poi, si può ritenere che Mazzarri abbia avuto in organico calciatori rispondenti alle sue richieste. E se è riuscito a fare meglio, molto meglio di Donadoni partendo da una situazione catasfrofica dopo sette giornate dello scorso torneo, se è riuscito a fare bene nella scorsa stagione con un organico inferiore a quello attuale, se è riuscito ad iniziare quella in corso con risultati più che soddisfacenti e facendo esprimere al Napoli un gioco piacevole e redditizio, ritengo che si possa essere ottimisti. Io confido molto nelle qualità di Mazzarri: i fatti parlano solo a favore del tecnico toscano.
Sono curioso di vedere come Delneri farà giocare la Juventus della ricostruzione, una Juventus che stranamente ha ricevuto quattro no: Di Natale, Burdisso, Kaladze e Borriello; come si comporterà Allegri alla guida di una grande quale è il Milan e come gestirà tanti calciatori che vorranno tutti giocare tutte le gare; come si comporterà l’Inter del dopo-Mourinho. Tutte e tre le società hanno cambiato l’allenatore. E la Sampdoria? Dovendo affrontare la Champions non ha fatto acquisti, ma ha solo conservato i suoi big: Pazzini, Cassano e Palumbo. E la Fiorentina? Dopo il flop dello scorso campionato, ha preso D’Agostino.
E’ stato un mercato che è stato caratterizzato tantissimo dai prestiti onerosi: con diritto o con obbligo (si fa per dire) di riscatto. Dunque, senza eccezionali movimenti di denaro in tempi brevissimi, ma con debiti contratti e da onorare. Alla faccia del tanto decantato fair play finanziario. Non a caso, la Gazzetta dello Sport ha scritto: “… se la serie A fosse un’azienda normale sarebbe in default”. De Laurentiis e Bigon hanno rinforzato il Napoli, ma tenendo presente l’imperativo economico, mentre altri patron del calcio potrebbero svegliarsi uno di questi giorni e ritrovarsi a bagnomaria.
Ritornando al Napoli, bisogna fare i complimenti a Riccardo Bigon. Al di là di tutta la campagna di compravendita, al di là dei tantissimi calciatori ceduti (ricordate quando si diceva e si scriveva che era impresa impossibile cedere i tanti, costosi e ingombranti esuberi?), il capolavoro economico è rappresentato dalla cessione di Rinaudo alla Juventus. Il diesse del Napoli l’ha dato in prestito oneroso con diritto di riscatto: 0,6 milioni per il prestito e 5 milioni per il riscatto.

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