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Gli enormi meriti di Mazzarri

Da anni, si dice, che il migliore allenatore è quello che fa meno danni. Mazzarri è un po’ l’eccezione che conferma la regola. Lui non solo ha fatto pochissimi danni (avrà sbagliato tre-quattro partite sulle tante alla guida degli azzurri), ma, in linea con il suo rendimento alla Reggina e alla Sampdoria, ha riportato il Napoli in Europa.
A mio modesto avviso, ecco i suoi meriti.
1) De Laurentiis l’ha chiamato a condurre il Napoli dopo sette giornate dello scorso torneo quando Cannavaro e compagni erano in uno stato di confusione quasi totale. Gioco, rendimento e classifica erano più che deficitari. Quando Mazzarri arrivò, molti si chiesero e chiesero: “Riuscirà a salvare il Napoli?”. Poi, i molti, cammin facendo e vedendo lo strepitoso rendimento del Napoli di Mazzarri, dimenticarono l’interrogativo iniziale e… pretendevano la qualificazione degli azzurri in Champions League. Dimenticando altri due aspetti fondamentali: l’organico del Napoli era stato giudicato dagli stessi opinionisti monco, poco omogeneo, poco competitivo; gli organici di altri club erano nettamente meglio attrezzati rispetto a quello del Napoli che cresce anno dopo anno. Comunque, Mazzarri e il suo Napoli sono riusciti a fine stagione a centrare l’obiettivo iniziale della società, il ritorno in Europa. Traguardo centrato nonostante molteplici difficoltà, in primis i tantissimi punti sottratti al Napoli da assurde decisioni arbitrali in almeno dieci incontri.
2) Tanti, troppi criticavano Cannavaro, Aronica, Grava, Pazienza (e su quest’ultimo anche io sono stato costretto a rivedere le mie idee). Con Mazzarri il loro rendimento è lievitato. Anche grazie a loro, al loro carattere, il Napoli è ritornato in Europa. I calciatori devono ringraziare Mazzarri che è riuscito a sublimare le loro caratteristiche e a farli diventare elementi spesso insostituibili nel Napoli. Un esempio su tutti? Quanti campioni di levatura europea e mondiale sono stati “annullati” dal soldatino Grava?
3) Si è partiti nella stagione da poco iniziata con lo stesso allenatore ed i primi risultati (non solo numerici) si sono già visti. Il Napoli, oltre ad arrivare alla fase a gironi dell’Europa League, pratica un gioco piacevole, redditizio, a tratti spettacolare. Poche altre formazioni costruiscono azioni che portano spesso al tiro verso la porta avversaria. E più volte questi tiri sono autentiche palle-gol.
4) Come promise il primo giorno del suo arrivo a Castelvolturno,quando allo spogliatoio già fece sentire la sua… voce forte, il Napoli ha sùbito avuto un’anima. Il Napoli è una squadra che solo raramente nella scorsa stagione ha subìto gli avversari durante tutta la partita. Due-tre volte al massimo se la memoria non mi inganna. Poi, il suo Napoli ha dettato legge, gioco, ritmo, anche sui campi di squadroni come la Juventus, la Fiorentina…
5) Grazie anche al lavoro di Mazzarri tanti del Napoli, in primis Lavezzi, sono migliorati tatticamente e grazie sempre a Mazzarri il costo dei cartellini di tanti altri è lievitato sensibilmente con ampi benefici per la società.
6) Infine, il gruppo. Fondamentale la compatezza che Mazzarri ha imposto giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. Qualcuno è stato ceduto, qualche altro ha scelto di andare via non riuscendo ad adeguarsi a questo credo che fa del collettivo la ragione primaria, che vede il Napoli essere sempre più importante degli interessi dei singoli.

La gente di Napoli, i tifosi delle curve, che giustamente pretendono sempre la maglia sudata, apprezzano il lavoro di Mazzarri e stimano il tecnico. Non a caso, durante la scorsa stagione, in curva è stato esposto un significativo striscione che la dice lunga sull’amore per il Napoli e verso chi onora la maglia: AL DI LA’ DEL RISULTATO.

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