Aurelio De Laurentiis aveva auspicato la pace tra Moratti e Agnelli, presupposto necessario per far ripartire il calcio italiano: “Voi lo chiamate tavolo della pace – ha aggiunto De Laurentiis, prima della riunone, – io preferisco chiamarlo tavolo della ripartenza: basta con le chiacchiere, il calcio italiano ha bisogno di un attestato di credibilità. Non sono sorpreso della mia convocazione, sono un rappresentante del calcio italiano e ho sempre parlato di innovazione”. Ma dopo 4 ore e 36 minuti, la riunione si è conclusa con un nulla di fatto: “Le ferite di Calciopoli restano ancora aperte”, ha commentato il presidente del Coni, Gianni Petrucci.