Walter Mazzarri ha tenuto la conferenza stampa alla vigilia della partita di domani sera contro il Manchester City: “Trovarsi alla vigilia di questa partita, con queste aspettative, è già un traguardo. Quando si capita in un girone come il nostro e si ottengono risultati positivi non c’è che da sorridere; se riusciremo a passare il turno sarà anche meglio. Reputo la sfida contro il City una partita importantissima. Tuttavia il mio pensiero è che ogni gara rappresenta una finale e da quando sono a Napoli ho cercato di farlo capire sempre ai miei ragazzi, per farli continuare a crescere. Per quanto mi riguarda: sono già in partita.
Affronteremo una squadra di valore assoluto, che vive un ottimo momento di condizione fisica e psicologica: ha ottenuto 11 vittorie e un solo pareggio.
A livello di budget, tetto ingaggi e campagna acquisti il City è ai livelli di Real Madrid e Barcellona. I paragoni sono improponibili. Ma devo anche aggiungere che noi abbiamo una politica diversa: se avessi le loro stesse risorse economiche le impiegherei per migliorare la qualità della crescita dei miei ragazzi piuttosto che spenderle tutte sul mercato. Se ne può parlare per tutto il giorno, ma alla fine sarà il campo a parlare. Loro sono “obbligati” a vincere domani sera e questo li carica di una grossa pressione; noi andremo alla ricerca della partita perfetta, giocando al 120% e proveremo a vincerla.
Prospettive future? Dopo il match di domani incontreremo il Villareal, che non è escluso possa fare punteggio pieno nelle prossime due sfide. Le partite resteranno molte in ogni caso, perché con l’eventuale eliminazione dalla Champions finiremmo Europa League. Credo che certe valutazioni siano premature ora come ora; bisogna aspettare il mercato di gennaio. Siamo una squadra giovane e quando abbiamo la palla tra i piedi diventiamo molto aggressivi. Contro squadre come il City è difficile imporre il proprio gioco: noi ci proveremo, come facciamo sempre. Tenteremo di pressarli alti come abbiamo fatto contro il Villareal, ma con la giusta lucidità per evitare il contropiede. I nostri tifosi sono meravigliosi: sono sempre carichi e ci supportano con un calore incredibile. L’anno scorso qualcuno contestò Gargano e la cosa non mi piacque, ma fu un episodio isolato.
Cavani è un grande giocatore e sono felice di allenarlo. Napoli a vita? E’ una domanda che mi imbarazza. Non sono abituato alle sviolinate (sorride ndr.); preferisco che siano i fatti a parlare per me. Ora come ora sono contento di restare qua.”