Vedendo in campo il Napoli schierato da Mazzarri contro il Parma i soliti ipercritici avevano detto: “Ma dove andiamo con questa squadra? Mazzarri ha cambiato troppo”. I fatti, per fortuna, hanno dato ragione a Mazzarri: perché è giusto il turn over, perché Mazzarri sta lavorando bene, perché le cosiddette seconde linee non sono così scarse come qualcuno voleva far credere, anche se è ancora troppo presto per emettere giudizi definitivi.
A questo punto, è giusto dire che ieri ha vinto anche Bigon. Non ha giocato, non ha segnato, non ha fatto niente, ieri, ma aveva lavorato con attenzione in precedenza. Lui, timido e modesto, non lo ammette e attende nuove partite prima di sbilanciarsi. E fa bene conoscendo le insidie del calcio e dell’ambiente partenopeo. Di certo Cribari, Yebda e Sosa non sono autentici bidoni come qualcuno aveva detto bocciando anticipatamente quasi tutto il mercato del Napoli. Non sono bidoni, ma calciatori che hanno bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi come in passato è capitato anche ad alcuni fuoriclasse. Non sono bidoni, ma onesti lavoratori del pallone e Mazzarri fa bene a centellinarne l’utilizzazione. Bidoni, invece, sono coloro che per invidia, gelosia e per vari insuccessi personali hanno criticato aspramente Bigon: “Ha sbagliato a fare certi acquisti”, “E’ troppo giovane per una piazza come Napoli”, “Non è all’altezza del compito”. Sono loro i veri bidoni. E si sa che dai bidoni talvolta fuoriesce solo immondizia.